Lettera ai giornali di Riccardo Canesi del 26.01.2010

In un Paese dalla scarsa cultura geografica , che è concausa poi della devastazione ambientale sotto gli occhi di tutti ,  è agghiacciante constatare come, nella Riforma della Scuola Secondaria Superiore  che il Governo vuole introdurre dal prossimo anno, la Geografia venga ulteriormente ridimensionata per non dire quasi eliminata.  In un’epoca di globalizzazione imperante , di scambi commerciali  sempre più intensi tra tutti i luoghi del mondo, di viaggi sempre più frequenti da parte di tutti , di migrazioni più o meno forzate, di conflitti  che ci riguardano  sempre più da vicino, di compromissione quasi irreversibile dell’ambiente naturale,  le ore e l’insegnamento  di questa materia semmai  avrebbero dovuto essere aumentate . Al contrario,  il Ministro della Pubblica Istruzione , in un Paese che ne vedeva già molto ridotto l’insegnamento  rispetto a tutti gli altri Paesi avanzati, ha deciso di eliminarla dagli Istituti Professionali Alberghieri e Turistici, dagli Istituti Nautici (!?) e di confinarla solo al primo e secondo anni negli Istituti Tecnici Commerciali. In compenso  nei Licei continuerà ad essere insegnata nei primi due anni da insegnanti non specialisti. E’ sconvolgente pensare che  in una delle più grandi “potenze turistiche” del mondo che  anzi, a detta del Ministro Brambilla, vuol tornare a primeggiare e a raggiungere in pochi anni  il 20% del PIL (!?), si preparino operatori senza un minimo insegnamento della Geografia Turistica!

 

 La ciliegina sulla torta è data poi  dal nuovo indirizzo “logistico” ( e quindi dei trasporti) degli Istituti Tecnici in cui assolutamente la materia  non compare.

 

Come può un Paese pensare di rimanere competitivo , di formare giovani preparati e aggiornati  con una cultura globale e della sostenibilità,  di mantenersi civile se preclude alle nuove generazioni un insegnamento moderno e interdisciplinare che aiuta a ragionare sulla sempre maggiore complessità che caratterizza il nostro pianeta?

 

Contrariamente a quanto pensa qualche incompetente burocrate o politico non basterà un Tom Tom a salvarci la  vita!

 

Per tentare di salvare la Geografia si può aderire all’appello in rete sul sito http://nuke.luogoespazio.info/appellogeografia/tabid/551/Default.aspx

 

 

 

 Carrara, 26 gennaio 2010                                         Riccardo Canesi

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