Geografia di altri tempi. Ripassare non fa male

Geografia di altri tempi. Ripassare non fa male . Dalla scuola del passato, suggerimenti per il futuro . Della serie : “non sempre è bene buttare il bambino con l’acqua sporca”.

In queste settimane si è fortunatamente aperto nel Paese sull’utilità o meno della Geografia . Per offrire un contributo alla discussione,SOS Geografia pubblicherà i programmi degli insegnamenti di Geografia negli ordinamenti italiani a partire dalla Legge Casati, affinché tutti siano in grado di misurare la distanza che separa la “conveniente cultura generale e speciale”(art. 272 L. 3725/1859, Casati)dal piattume e dall’ignoranza attuale .

Grazie per l’ attenzione.

1)Istruzioni e programmi ginnasi licei Legge Casati 1

2)Istruzioni e programmi per l' insegnamento della geografia e della storia nelle scuole tecniche, R.D. del 10 ottobre 1867, n. 1492 (programmi legge Casati) 2

3)Programmi di geografia scuole normali Casati 3

Cominciamo ad insegnare la Geografia Economica in tutte le Scuole Superiori italiane e la nostra educazione finanziaria migliorerà!

Ieri il Ministro Padoan ha dichiarato, a proposito dello scandalo delle banche, che gli italiani hanno una scarsa educazione economico-finanziaria . A parte la purtroppo consueta propensione al crimine di una parte del mondo finanziario , come dargli torto ?

L’affermazione del Ministro è confermata anche da un sondaggio condotto da Standard & Poor (tanto per rimanere in argomento) su 150 mila adulti di 140 Paesi. Solo il 37% degli italiani ha dimostrato competenze finanziarie , un valore ben lontano dai migliori.

Ad ulteriore conferma la prima indagine PISA sull’alfabetizzazione finanziaria degli studenti quindicenni , già nel 2012, dimostrava che i risultati dell’Italia erano inferiori alla media dei Paesi OCSE .

Il problema è che in Italia non siamo indietro solo sulle conoscenze economico-finanziarie ma anche e soprattutto riguardo alla strategie nazionali da adottare .

Del resto, basti pensare al fatto che la Geografia Economica nella scuola superiore italiana pochi anni fa è stata ulteriormente ridimensionata ed oggi è insegnata solo nel primo biennio (?!) dei soli istituti tecnici commerciali !

Nulla peraltro fa presagire miglioramenti analizzando la recente legge sulla “Buona Scuola” nonostante le reiterate e numerose proposte inviate al Ministro .

E’ pensabile , in una delle più grandi economie mondiali costellata per giunta da frequenti e drammatici scandali finanziari, prescindere da una disciplina di importanza strategica, essenziale a comprendere i processi economici in economie aperte, a conoscere risorse e flussi economici, a comprendere le dinamiche dello sviluppo, ed indispensabile quando si vogliano comprendere la genesi e la propagazione di crisi valutarie, finanziarie, economiche, come quella che stiamo vivendo ?

Vogliamo o no dei futuri cittadini che siano in grado di leggere quanto accade nell’economia e nella finanza e quindi difendersi dai rischi della vita reale oppure preferiamo un “parco buoi” molto più congeniale a spregiudicati speculatori che vogliono ingannarlo ?

Un primo segnale che il Ministero dell’Istruzione potrebbe dare per porre fine a questa grave e anacronistica lacuna sarebbe quindi quello dell’introduzione e valorizzazione della Geografia Economica , intesa come un essenziale sapere di base, in tutti gli indirizzi di studio .

Sarebbe finalmente una svolta strategica .

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